Iva Berasi - articoli, lettere e interviste dalla stampa | |||||
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Trento, 28 dicembre 2011 Venerdì 23, antivigilia di Natale, un gruppo di ragazzi ha ritenuto di festeggiare l’inizio delle vacanze natalizie con un atto di vandalismo ai danni della sede dell’associazione di volontariato SportABILI. Amarezza, rabbia e sconforto hanno colto i collaboratori di SportABILI, constatando di essere stati oggetto di un atto vandalico portato a termine da menti annebbiate dall’alcol consumato probabilmente a poca distanza dove si è svolta una festa scolastica. Non serve ricorrere a trattati di psicologia per sapere cosa riescono a fare dei ragazzi in gruppo e dopo aver bevuto o alterato le proprie menti con altro. In tanti ne parlano, si sussurra, si racconta, ma si consiglia che è meglio tacere e si tende a non considerare gli atti di inciviltà che si ripetono, a non voler credere siano i ragazzi della zona. L’episodio non è da sottovalutare: serve prendere atto che qualche problema giovanile all’interno della comunità esiste e non aiuta far passare il tutto come una ragazzata. Qualche domanda noi adulti ce la dobbiamo pur porre se non siamo stati in grado di insegnare e far interiorizzare il rispetto per le persone, per le cose e per l’impegno degli altri. Sono stati staccati gli specchietti laterali del furgone attrezzato al trasporto delle persone disabili, rendendolo inutilizzabile proprio ora che inizia l’attività e costringendoci a una spesa di 800 euro solo per la sostituzione degli stessi, oltre alle ammaccature dovute ai calci documentati dagli stampi delle scarpe anche sulla porta della sede. È stata divelta la targa dedicata a tre guide alpine scomparse nell’aiuto agli altri e vicine all’associazione; è stata inoltre gettata in strada la panchina e sono stati compiuti altri piccoli interventi di distruzione. Sono oltre duemila euro i danni, ossia l’importo che eravamo riusciti a raccogliere con una cena di beneficenza pochi giorni prima. Mi piacerebbe pensare che questi ragazzi, passato l’effetto dell’alcol, si siano ravveduti o lo facciano, magari con l’intervento dei genitori; vorrei che si siano sentiti stupidi e sciocchi per essersela presa con un’associazione di persone che dedica il proprio tempo ai disabili. Sarebbe davvero un bel segnale se le famiglie e i ragazzi stessi trasformassero un atto incivile in un momento di riflessione e impegno, risarcendo i danni e trascorrendo del tempo con noi al servizio dei disabili per ritrovare i valori che danno significato al nostro esserci. I versamenti a favore dell’associazione possono essere fatti a SportABILI, Iban: IT61R018435280000000083617, Cassa Rurale val di Fiemme. Iva Berasi Cara presidente Berasi, ha perfettamente ragione: l’inciviltà non può mai essere considerata una ragazzata. E non lo è neppure la stupidità: in pochi minuti i vandali hanno vanificato quanto voi avete raccolto con le ore e ore di impegno necessarie per il successo della cena di beneficenza. Al danno materiale, ingente, si somma l’offesa morale dell’accanirsi contro chi è già svantaggiato. Le colpe sono sempre individuali. In questo caso, tuttavia, sarebbe un’azione altamente educativa se tutti i partecipanti alla festa scolastica offrissero un po’ del loro tempo per affiancarvi nel volontariato a favore dei disabili: mi auguro gli insegnanti, con l’appoggio convinto delle famiglie, sappiano spingerli a una simile lezione di educazione civica.
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IVA BERASI |
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